“Come convertire un sentimento in un oggetto? È una sfida che coinvolge la nostra sensibilità, la capacità di dialogo con gli altri e quella di capire come un linguaggio, un segno più contemporaneo può tradurre qualcosa di immateriale in un oggetto tangibile e materiale.
È sempre stata questa la sfida dell’arte, una sfida appassionante sia che si tratti delle grandi opere di architettura e pittura sia che ci si riferisca a una piccola creazione, come può essere un gioiello.
Già la bellezza e l’unicità dei materiali raccontano di una “preziosità” del sentimento per eccellenza che è l’AMORE. L’effetto dell’armonia delle forme e lo splendore della luce che un oggetto prezioso può esprimere sono un punto di passaggio tra l’IMMATERIALE (il sentimento) e il MATERIALE (l’oggetto, il monile). E la sfida è proprio questa: conservare qualcosa di non detto, di intuitivo, di sentimentale in una forma che sia anche nuova, non necessariamente tradizionale ma sorprendente come spesso i sentimenti sanno essere.
Dovremmo cercare di rendere contemporanei e inaspettati i segni tradizionali dell’amore: le catene, la forza di essere noi prima di essere io o tu. E tradurre il tutto in linguaggi, materiali, forme della contemporaneità, dello spirito che sempre ha animato i nostri eventi di relazione con il mondo della moda e del design. Tradurre la felicità del più puro dei sentimenti in un oggetto concreto che rimanga la rappresentazione di un sogno dai mille risvolti non è sfida da poco. Non solo cuori e lucchetti: l’amore è contemporaneamente catena e libertà, ali per volare e concretezza della costruzione di un futuro. L’importante è conservare la leggerezza dei sogni.”